Il fantasma delle foto scartate

Di ogni passante che ci regala la sua storia di viaggio e il suo ritratto scattiamo decine di foto. Ma poi le foto vanno selezionate per l'esposizione: bisogna individuare per ogni passante la foto migliore, la più interessante, quella che racconta meglio, la più riuscita, soprattutto la più coerente con l'idea del progetto. Come si fa? Alla vecchia maniera: intorno a un tavolo al baretto del cinema Beltrade a discutere. A volte si va a colpo sicuro, altre volte invece è un'operazione assai complicata. Semplicemente ce ne sono troppe e in ognuna qualcuno vede qualcosa. Moltiplicato per centinaia di foto. E il momento della mostra si avvicina! A qualcuno potrebbe anche venire il mal di testa.



The ghost of the discarded photos
We take dozens of photos of each passer-by who gift us with his travel history and his portrait. Afterward we must select the photos for the exhibition: we must choose the best photo for each of the subjects, the most interesting one, the one that tells in the best way, the one most successful; moreover we want to select the portraits most consistent with the idea of the project. How? The old fashioned way: hard discussion around a table at the little bar of cinema Beltrade. Sometimes it goes the easy way and there's no doubts; some other times it is a very complicated task. There are too many pictures, and each one of us sees something special in a different photo. Multiply by hundreds of photos and you get the picture of the "Selection Session Evening". We have to rush because the exhibition opening is approaching rapidly! What an headache!




Si comincia con un'attenta e meditata osservazione

Ognuno dice la sua, ma non sempre ci si trova d'accordo

«Non puoi non vederlo, nella seconda ha il sopracciglio alzato di mezzo millimetro!»

Gli animi si scaldano

La discussione degenera, qualcuno si lascia andare a gesti da stadio

Un clima decisamente poco sportivo

Si impone una pausa di riflessione

Anche troppa riflessione

Chi ce l'ha fatto fare?

L'amore per la fotografia, ovviamente!

E per i copricapo bizzarri

E in generale...

Finisce tutto a tarallucci e vino



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