I luoghi di transito, le stazioni, le sale d’aspetto, gli autogrill, sono ciò che viene definito non luogo: anonimi, seriali, senza una precisa identità. Ci si passa di fretta, distrattamente. Eppure a volte qualcosa ci colpisce: un volto, un gesto, lo sguardo di una persona che ci passa davanti. Senza volerlo immaginiamo una storia. Da dove viene, dove sta andando, cosa ha fatto e cosa farà? Ma è solo un attimo, perché quel volto è già scomparso tra la folla. È una strana nostalgia dello sconosciuto, la nostalgia di ciò che non possiamo afferrare, l’origine del fascino di quei luoghi.
Ed è proprio questo il sentimento che guida I light U / Frames for underground stories: una selezione di storie e ritratti raccolti dal collettivo fotografico Baretto Beltrade nel Passante Ferroviario di Porta Venezia a Milano, tra dicembre 2016 e marzo 2017. Durante questi mesi abbiamo allestito un set nella Galleria Atelier della Fotografia (Progetto Artepassante), situata nel tunnel che collega le stazioni della Metropolitana e del Passante Ferroviario, invitando le persone a fermarsi per farsi fotografare e a raccontare brevemente il proprio viaggio: da che punto della città stai arrivando, dove vai, chi hai lasciato, chi ti aspetta?
Ogni viaggio traccia infatti una linea tra un punto di partenza e una destinazione che unisce di volta in volta persone, lavori, amori, amicizie, impegni, passioni, doveri e mille altre cose. Infiniti punti, infinite linee: un tessuto sterminato che non si può misurare o descrivere, si può solo immaginare, anzi si può riassumere per immagini. Il progetto I light U / Frames for underground stories è uno degli infiniti riassunti possibili, allestito proprio nel punto in cui ritratti e racconti sono stati illuminati per un momento
***
An
underground tunnel in the bypass “Passante di Porta Venezia”, in Milan:
people come and go all the time, each of them is coming from a point
and goes to another point on a line that connects jobs, loves, duties,
wishes, fun, friendships, commitments and a thousand of other things.
Infinite points, infinite lines: an endless fabric that cannot be
calculated, you can only imagine, or you can summarize it with pictures.
"I
light U - Frames for underground stories" builds one of these possible
summary: within the time frame of a few weeks, between December 2016 and
March 2017, we ask people passing by to stop and tell the path they are
on, to explain what's at both ends of that line; then we ask them to
leave an image, a photographic portrait. Afterward, each of them resumes
his journey: but at that point, at the bypass, there will be the map of
all the routes and the collection of all the stories and portraits that
were lit at the time.
Nessun commento:
Posta un commento